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Tuesday, November 10, 2009



Napalm Records
2009

Let's start saying that, with A. Lucassen leaving the band, the New SoP album is obviously inferior to its previous one. But listening to The Flame Within, what you'll hear is anything but a bad album. Maybe they've lost a bit of personality, though the songwriting is very well done, with Marcela's magical voice always overtopping it all. From the catchy In the End, to the melancholic All I Know, passing through the sweetness of When You Hurt Me The Most (on which Marcela is simply PERFECT) or the desperate elegance of Now or Never, the listening of the album goes by without
any significative fall.
So, if you loved Embrace the Storm because of Arjen's proggish influence, then avoid this new release; otherwise, if you love SoP mainly because of Marcela's voice, you'd better go and listen to The Flame Within. You should not
be disappointed!

Anderz.

Ps: here is the post where you can get the album, just in case you wanted to hear something before buying!

Friday, September 11, 2009



Tracklist:

  1. Gothica
  2. Les Fleurs Du Mal
  3. Symphony
  4. Canto della Terra (ft. Andrea Bocelli)
  5. Sanvean
  6. I Will Be With You (Where the Lost Ones Go) (Ft. Paul Stanley from Kiss)
  7. Schwere Traume
  8. Sarai Qui (ft. Alessandro Safina)
  9. Storia D'Amore
  10. Let It Rain
  11. Attesa
  12. Pasiòn (ft. Fernando Lima)
  13. Running
Download (Megaupload)

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Thursday, September 3, 2009

[R] Sonata Arctica-The Days of Grays (2009)




I Sonata Arctica sono svaniti nel nulla,sono scoppiati come una bolla di sapone troppo grande per continuare a volteggiare sospesa nell’aria .
Li hanno portati via gli alieni grigi,lassù,oltre le colline di Molto Molto Lontano (e i fari e i circhi e i macelli di lupi mannari e gli stalker e le sexy cameriere e i soldati sfigati) in un oscuro loco di cui non ci è dato saper nulla.

Stamane -a mio malgrado- ho avuto l’inestimabile piacere di ascoltare un’anteprima di The Days of Grays,secondo prodotto delle turbe mentali di Kakko (insieme a quel gioiello arrugginito di Unia,cibo per …cani). Degli album dell’ epoca d’oro dei Sonata -ahimè- nessuna labile traccia (fatta eccezione per The Last Amazing Grays e Flag in the Ground,brani che presentano delle reminiscenze del power di un tempo).

Prime impressioni che ho avuto ascoltando l’album:

-E questo cos’è? Si tratta forse di un FAKE?
-E menomale che avevano detto che codesto sarebbe stato un lavoro più lineare di Unia…cosa sono tutte queste linee vocali?Riusciranno mai i Sonata a proporre live Deathaura?
-Perché Kakko lancia di continuo degli urletti da far invidia a una cagnetta in calore o ad una pornostar? Ha deciso di darsi al black?Persino quel castrato di Kotipelto ha più rispetto dei miei padiglioni auricolari…
- Mmh… sembra più la soundtrack di un film che un album…


Il chiacchierato e atteso album si apre con la strumentale Everything Fades to Gray,malinconico pezzo che ho apprezzato molto e che sicuramente stona all’interno del prodotto finito:sembra quasi appartenere ad una struggente colonna sonora.
Da pelle d’oca.
Si passa a Deathaura,brano di difficile assimilazione.
Jhoanna Kurkela (deliziosa cantante finnica rompiballe,ospite dell’album) veste i panni di una ragazza che-dopo essere stata erroneamente additata come fattucchiera-viene data in pasto alle fiamme. Il confusionario –ma piacevole,tutto sommato- brano presenta (come tanti altri) troppe linee vocali. Se non altro,il profeta Elias mostra di far bene il suo lavoro.
Si continua con The Last Amazing Grays e Flag in the Ground,brani che abbiamo già avuto modo di conoscere grazie al singolo uscito pochi giorni fa. Entrambi rappresentano gli unici stralci di power in The Days of Grays.
La quinta traccia è la breve Breathing,una melodica ballad strappalacrime come conviene ad ogni album dei Suonati che si rispetti.

Si continua con Zeroes e The Dead Skin,a mio avviso le tracce più sui generi dell’album. In perfetto stile Unia,brani che dovrebbero suonare progressive ma che trovo senza capo né coda. Inquietanti e basta:basti pensare alle mie orecchie che hanno cominciato a sanguinare come quelle del Cristo sulla cover di “Tinnitus Sanctus” (ultimo e discutibile lavoro degli Edguy).
Lo spettacolo continua con As If the World Wasn't Ending, un lento che farà sicuramente piacere sentire dopo l’ascolto delle due psichedeliche tracce precedenti.
Ma il bello giunge adesso:finalmente la ragazza frutto delle insistenti attenzioni di uno stalker ha un nome.
Riuscirà Juliet a sfuggire alle pressioni di Tony/Caleb? Questo brano non del tutto eccezionale mi ha stranamente colpito.
No dream can heal a broken heart è un bel duetto tra Tony e la Kurkela; The Truth Is Out There e la full version di Everything Fades to Gray sono due ottimi e appassionati brani posti alla fine di questo lavoro decisamente eccentrico.
La bonus track In the Dark sarebbe godibile se non fosse per il testo eccessivamente melenso. Se non volete rischiare di vedere ovunque cuoricini e nuvolette rosa,dunque,cestinatela.

A rischio di sembrare ripetitivi (per quale strana ragione sto parlando al plurale?),adesso stiliamo l’ennesima macchietta psicologica.
The Days of Grays,come ogni album, non è altro che un viaggio all’interno della mente di colui che l’ha scritto.
Come Unia ,riesce soltanto ad amplificare le nostre angosce,a gettare alle fiamme una goccia di carburante e a tramutare tutto in un grande incubo,in una cacofonia di colori e suoni e spirali di sottile follia.
I Sonata dei primi album non esistono più:sono maturati,cresciuti e maggiormente disillusi dalla vita e dai suoi affanni. E ogni cosa,insieme a loro,sta sfumando in grigio.
Durante l'ascolto di questi brani ci sentiamo osservati,oppressi da strane forze in attesa di un nostro crollo.


The Days of Grays è un lavoro di sicuro migliore di Unia,ma che va comunque digerito pian piano.Sicuramente siamo davanti all'album più maturo e sentito dei Sonata (ma questo era facile intuirlo). Da segnalare i testi appassionati,strampalati e struggenti quanto basta.
Il novello prodotto,perciò,guadagna un sette/otto.
Buona anche la prova di Elias:il ragazzo sa sicuramente il fatto suo.

Friday, August 28, 2009


Puntuale come le tasse,la vostra Crow vi posta il singolo dei finnici Sonata Arctica appena uscito...sono alquanto prevedibile,me ne rendo conto ^^

Il singolo in questione contiene tre tracce,ovvero:The Last Amazing Grays ,Flag in the ground (brano dolceamaro dal quale è stato tratto un videoclip di retrogusto) e la struggente versione sinfonica del primo brano.


Download:

http://rapidshare.com/files/272592754/the_last_amazing_grays.zip.html

Sunday, June 28, 2009


Tracklist:

  1. The Letter
  2. Flame Still Burns
  3. Antracone's Dream
  4. Lost Is My Name
  5. The Wraith at the Shore
  6. Heart Unyielding
  7. The Conspirancy
  8. Shame Forever Mine
  9. Scoria Arrives
  10. Dark Whispers
  11. The Murderer
  12. Wither In Silence
  13. The Hideaway
  14. The Fall
  15. At The Cabin
  16. Beyond
Download (Megaupload)

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Wednesday, June 24, 2009



Ed ecco l'originale -ma non troppo- rock opera ideata dall'oramai squilibrato Tolkki.

"Il personaggio di Saana è interpretato da Jennifer Sowle (USA), il ruolo di Freya da Aino Laos (GB) e quello di Damian da Heikki Pöyhiä (FIN).
Saana coinvolge l’ascoltatore con l’avvincente storia di una donna che sta per porre fine alla propria vita, ma che viene improvvisamente fermata da quello che sembra un altruista sconosciuto, che la porta con sè in un viaggio che cambierà per sempre la sua vita. Saana non solo scoprirà il proprio destino ed il suo scopo, ma svelerà anche il più grande segreto che l’umanità abbia mai conosciuto. La battaglia finale tra il bene e il male è iniziata.L’ambient dell’album varia da quieti momenti emozionali alla passionalità di picchi di angoscia e disperazione, ed in sé porta un messaggio che brucia come la fiamma più ardente. Questo messaggio l’ascoltatore dovrà scoprirlo da sè"

(fonte:agoramagazine.it)


Tracklist:
1. Saana Mountain
2. Saana’s Theme
3. The End
4. Sadness of the World
5. 3 at 7
6. Silence of the Night
7. Sunrise at Saana Mountain
8. Journey to Crystal Island
9. Crystal Island
10. Freya’s Theme
11. You’ve Come a Long Way
12. The Letter
13. Who Am I
14. Freya’s Teachings
15. Warrior of Light
16. Journey to the Azores

Download:
http://rapidshare.com/files/248037561/saana_rock_opera.zip.html

Monday, June 22, 2009


Tracklist:

  1. The Art of Loss
  2. In the End
  3. Now or Never
  4. When You Hurt Me the Most
  5. Run Away
  6. Games We Play
  7. This Endless Night
  8. My Leader
  9. Burn My Pain
  10. Let Me In
  11. Street Spirit
  12. A Part of You
  13. All I Know
  14. Far and Apart [bonus track]
http://www.megaupload.com/?d=DQVXG82T
-No Password
-224 kbps mp3

Wednesday, June 17, 2009

Stream of Passion-Embrace the storm(2005)



Mi permetto di consigliarvi un album delicato ed imperdibile per gli amanti del genere,trainato dalla voce dell'usignolo messicano che risponde al nome di Marcela Bovio.Gli Stream of Passion sembrano avere una marcia in più rispetto alle band dello stesso genere e che crescono come funghi (neanche le facessero in serie).
Probabilmente sarà grazie alla benedizione di papà Arjen Anthony Lucassen(Ayreon),che ha preso gli Stream of Passion-impacciati,come qualunque band di questo mondo,agli inizi- sotto la sua ala protettrice e li ha guidati alla scoperta del magico mondo della musica.
Il risultato?Un album gradevole in tutto e per tutto,forse non speciale,ma che si lascia ascoltare.
I brani creano sapientemente quel rarefatto senso di malinconia capace di penetrare la tua barriera ed influenzarti per settimane,facendoti sembrare uno zombie coglione uscito da un horror di pessima fattura.
"Embrace the Storm" è ottimo per ritrovare se stessi tra i meandri della propria mente intenta a crogiolarsi nei ricordi di tempi migliori e oramai andati;non è consigliato se invece preferite ad una serata tranquilla una super-mega festa in compagnia di tipi poco raccomandabili e all'insegna di sex,drugs e rock'n'roll.
Lasciate queste sonorità a chi le sa apprezzare.

LINE UP:
Marcela Bovio – vocals, violin
Arjen Anthony Lucassen – guitars
Lori Linstruth - guitars
Johan Van Stratum – bass
Davy Mickers – drums
Alejandro Millán – piano

TRACKLIST:
1. Spellbound
2. Passion
3. Deceiver
4. I'll keep on Dreaming
5. Haunted
6. Wherever you Are
7. Open your Eyes
8. Embrace the Storm
9. Breathing Again
10. Out in the Real World
11. Nostalgia
12. Calliopeia

DOWNLOAD
http://rapidshare.com/files/245475237/embrace_the_storm.zip.html

Tuesday, June 16, 2009

[R] Sonata Arctica-UNIA [2007]



2007- Nuclear Blast

Come distruggere un mito,come mortificare la propria creatura che negli anni ha soltanto accumulato i consensi del grande pubblico,come rinnegare il proprio operato sputando sulle origini power che hanno spianato loro la strada?Semplice,i finlandesi Sonata Arctica lo hanno fatto scegliendo di pubblicare un azzardato e confusionario prodotto come Unia,album di dubbio gusto senza capo né coda.
I Sonata hanno da sempre rappresentato un punto fermo nella mia classifica dei gruppi più amati,sempre presenti nell’oramai defunto mp4 (ma questa,dolci fanciulli,è un’altra storia) ,sempre osannati e raccomandati ad ogni mio buon conoscente.
Grazie alla loro splendida musica iniziai ad avvicinarmi al mondo del metal -che allora mi era del tutto oscuro-e anche se adesso ho preso le parti dell’Operatic/ Gothic/Symphonic,non posso che essere legata al mio primo e timido approccio al power.
Dove sono i Sonata di Ecliptica e Silence?
Reckoning night era già un prodotto diverso dai primi,ma sicuramente piacevole e ben fatto.
Sperimentare e cercare nuovi sound non è sbagliato,sia chiaro.
E’ importante che un gruppo maturi non precludendosi nessuna possibilità.
Ma sperimentare e ben riuscire,questo è difficile.E rimanere nelle grazie dei fan veterani con un album del genere,questo è quasi impossibile.

Il capitolo Unia non solo sembra appartenere ad un’altra band,ma non riesce neanche a catalizzare abbastanza attenzione su di sé:appare come un album inutile,come un full-lenght di “transizione” tra la vecchia era artica e –forse- la nuova.
Un album capace soltanto di infondere angoscia,privo di qualsiasi logica,caotico ed irrazionale.
Nonostante il prodotto finale non mi abbia mai entusiasmato,alcuni brani(come “Caleb” ad insindacabile esempio)rimangono degni di nota.
Ed è proprio grazie a queste tracce se scelgo di dare ad un prodotto come Unia un 6,5 edulcorato.
Dimentichiamoci i cari e vecchi Sonata amanti del power e dei riff di chitarra:i ragazzi hanno detto -in una recente intervista- che il loro ultimo lavoro (una delle release che si attende per la fine dell’estate,nda) seguirà il percorso intrapreso da Unia.
Mentre cerco di prepararmi psicologicamente all’uscita di un altro album simile,maledico i signori della Nuclear Blast,demonio di etichetta che ha rovinato numerosi gruppi una volta entrati a far parte di essa tendendo a “commercializzare” al grosso pubblico il tanto amato metallo.
E maledico la mente perversa di Tony Kakko che reputa Unia non solo il miglior disco dell’intera carriera dei Sonata,ma anche “cibo per l’anima,per gli occhi,per il cuore(aggiungerei anche "per il culo") e altre simili corbellerie.
E maledico quegli idioti degli altri membri della band che lasciano che tutto questo accada.
Mr. Tony desidera ampliare nuovi orizzonti,abbandonare il power e darsi al blues e magari anche al gospel?Per quanto mi riguarda può anche diventare una drag queen,se vuole.
Ragazzi lasciatelo andare per la sua strada:abbiamo capito tutti quanto brami un “solo project”.
Non potete permettervi un altro album come Unia:molti fan non saranno così magnanimi da perdonarvi un simile errore una seconda volta.

Croweloner Moonglow

Tuesday, June 9, 2009




Ecco a voi l'album di debutto dei Serenity prodotto dalla Napalm Records.
Un lavoro stupefacente per essere il primo,questo è innegabile.

L'unica pecca?
Con grande amarezza vi segnalo il PALESE plagio ai Nightwish in Engraved Within.
Spesso nelle canzoni dei Serenity ho rinvenuto delle somiglianze con altre di gruppi ben più famosi,ma questa volta i ragazzi hanno esagerato riproponendo praticamente il motivetto originale.
Pregate soltanto che il buon Tuomas non vi spezzi le ossa del cranio,fanciulli...

Ascoltate Engraved Within e fermate il player esattamente dopo 3 minuti e 54 secondi.
Buona visione.


Tracklist
1. Canopus 3
2. Reduced To Nothingness
3. Words Untold (Instrumental)
4. Circle Of My 2nd Life
5. Engraved Within
6. Forever
7. Dreams Unlived (Instrumental)
8. Dead Man Walking
9. From Where The Dark Is Born
10. Thriven

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Saturday, June 6, 2009

Serenity - Fallen Sanctuary [2008]



Vi presento i Serenity,l'ennesimo (dotato,sia chiaro) gruppo power con influenze prog e sinfoniche.
Fallen Sanctuary si ascolta velocemente ed è - a mio modesto parere- un buon album che ricalca i concetti già espressi da mille band dalla nomea oramai affermata (prendiamo i grandi Stratovarius ad insindacabile esempio).
Lasciatevi conquistare da ogni singola canzone di quest'album da ascoltare con il cuore e non solo con le orecchie:so bene quanto possa sembrare uno stufato di appetibili fanfare già sentite mille altre volte.
Ma qualunque sia la ricetta utilizzata dai nostri simpatici austriaci,essa si rivela vincente:Serenity alterna potenti riff di chitarra a ballate strappalacrime (vedi Fairytales).


P.S.
"Female vocals performed by Sandra Schleret"

Se siete fan di questa donna (la nuova degli Elis per intenderci) avete un quid in più per ascoltare Fallen Sanctuary.
Grazie e arrivederci popolo,vi lascio con il video della settima traccia:

http://www.youtube.com/watch?v=Yxt9iv1fyRI

Tracklist

  1. All Lights Reversed
  2. Rust Of Coming Ages
  3. Coldness Kills
  4. To Stone She Turned
  5. Fairytales
  6. The Heartblood Symphony
  7. Velatum
  8. Derelict
  9. Sheltered ( By The Obscure )
  10. Oceans Of Ruby

Durata totale 00:50:06

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Tuesday, June 2, 2009


Tracklist:

  1. The Bloodmaster
  2. Cult of Lilith
  3. Salvation - Escape From Bloodcity
  4. Far Away From the Sun
  5. Bloodcity
  6. Reflections
  7. The Cainian Brotherhood
  8. Section 9-99 - The Colony
  9. My Destination
  10. Dawn of Rebellion
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Sunday, May 10, 2009

Silentium - Amortean [2008]


Tracklist:

  1. Leave the Fallen Behind
  2. The Messenger
  3. A Knife in The Back
  4. The Fallen Ones With You Tonight
  5. My Broken Angel
  6. The Cradle of the Nameless
  7. Storm Sight Solicitude
  8. Embrace the Storm
  9. La Fin Du Monde
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Tracklist:

  1. The Path to Decay
  2. Lost in Life
  3. The Mind Maelstrom
  4. The Seventh Summer
  5. Beyond Life's Scenery
  6. The Lucid Door
  7. Led Astray
  8. Winterborn 77
  9. Sirens of the Seven Seas
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Tracklist:

  1. The Last Call
  2. My Mind's Eye
  3. One By One
  4. Sundown
  5. Absent Without Leave
  6. The Other Side
  7. Seven Keys and Nine Doors
  8. Downfall
  9. Glades of Summer
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Tracklist:

  1. Lithium and a Lover
  2. Voices Within
  3. A Mental Symphony
  4. Euphoria
  5. In My darkest Hours
  6. Save Me From Myself
  7. The Fall Within
  8. Star Crossed
  9. Seven Sirens and a Silver Tear
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Tracklist:

  1. Meridian
  2. Sister Nightfall
  3. On The Wane
  4. In A Manica
  5. At Sixes and Sevens
  6. Lethargica
  7. Magic Aeon
  8. A Shadow of Your Own Self
  9. In Sumerian Haze
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